Sport

L’allenamento cognitivo permette una corretta rappresentazione spazio/temporale attraverso la sintesi dei dati sensoriali ricevuti e incentiva la nascita di strategie condivise da contrapporre a quelle elaborate dagli avversari.

L’atleta intelligente analizza e interpreta continuamente le informazioni che riceve dall’ambiente per sfruttarle a suo vantaggio.

Gli sport definiti come “open-skills” sono caratterizzati da un ambiente altamente dinamico e imprevedibile, in cui il contesto di gioco si modifica rapidamente e ogni situazione differisce dalla precedente. I giocatori in questi sport sono costantemente chiamati a adattarsi a queste variazioni, mostrando una gamma di movimenti, azioni di gioco e strategie di pensiero continuamente diversificata.

È essenziale che i giocatori degli sport “open-skills” possiedano competenze fisico-atletiche ben sviluppate e automatizzate, affinché possano modificare efficacemente le proprie azioni in base alle mutevoli circostanze del gioco. Inoltre, è cruciale che il giocatore disponga di una solida base tecnico-tattica e che sia capace di applicarla con flessibilità, adattando le proprie risposte e comportamenti di gioco alle varie situazioni incontrate durante la partita.

Oltre a ciò, un giocatore di successo deve sviluppare determinate abilità cognitive, in particolare quelle legate alle funzioni esecutive, che gli permettano di adeguarsi ai continui cambiamenti situazionali (Miyake et al., 2000):

memoria di lavoro

Permette di conservare il ricordo di tutte quelle nuove informazioni utili allo svolgimento di un’attività. Consente ai giocatori di tenere a mente le variabili della partita, leggendo così le situazioni, e di mettere in atto dei comportamenti. Aiuta ad analizzare contemporaneamente la posizione di compagni, avversari, palla e spazio vuoto, così da potersi muoversi efficacemente.

flessibilità di risposta cognitiva

Capacità di modificare la propria azione in base ai cambiamenti dell’ambiente, dovuti anche al compito che si sta eseguendo. Pensiamo ad esempio a una rapida transizione di gioco o alle variabili tattiche che deve considerare in tempi molto ristretti un giocatore in possesso palla.

Inibizione o controllo inibitorio

Capacità di eliminare, nell’esecuzione di un compito, tutte le variabili che possono avere il ruolo di distrattori nel raggiungimento dello scopo. Aiuta i giocatori a concentrarsi verso l’azione in corso. Permette di abbandonare rapidamente schemi mentali non più utili per adottarne dei nuovi.

Miyake, A., Friedman, N.P., Emerson, M.J., Witzki, A.H., Howerter, A., & Wager, T.D. (2000). The unity and diversity of executive functions and their contributions to complex “frontal lobe” tasks: a latent variable analysis. Cogn. Psychol. 41, 49–100.

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