il nostro metodo

Nel corso degli ultimi anni, l’indagine scientifica sulle funzioni cognitive e il loro miglioramento mediante l’applicazione di training cerebrale ha guadagnato un’eccezionale rilevanza. Questo interesse si estende oltre l’ambito clinico, pervadendo diverse aree di ricerca e applicazione. Il training celebrale è impiegato con intento riabilitativo in casi di deficit cognitivi, spesso associati a disturbi neurodegenerativi o psichiatrici, i quali compromettono le capacità cognitive (Hallock et al., 2016; Motter et al., 2016). In aggiunta, tale pratica è utilizzata per l’incremento delle funzioni cognitive in contesti specifici, quali l’ambiente sportivo, educativo e aziendale, mirando al potenziamento delle prestazioni cognitive (Walton et al., 2018).

Hallock, H., Collins, D., Lampit, A., Deol, K., Fleming, J., Valenzuela, M. (2016). Cognitive training for post-acute traumatic brain injury: a systematic review and meta-analysis. Front. Hum. Neurosci., 10:537. DOI: 10.3389/fnhum.2016.00537

Walton, C., C., Keegan, R., J., Martin, M., Hallock, H. (2018). The Potential Role for Cognitive Training in Sport: More Research Needed. Front. Psychol., 9: 1121. DOI: 10.3389/fpsyg.2018.01121

L’idea parte da un concetto di fondo: la plasticità celebrale

(la plasticità cerebrale si riferisce alla capacità del sistema nervoso di cambiare la sua struttura e il funzionamento per tutta la vita, come reazione alla diversità dell’ambiente. (Kolb, B., Mohamed, A., & Gibb., 2010)

Le funzioni cognitive sono processi mentali che facilitano l’elaborazione degli input provenienti dall’ambiente esterno, permettendo così la generazione di risposte comportamentali adeguate a tali stimoli (Revlin, 2014). Esse si suddividono in due categorie principali: le funzioni cognitive di base e quelle complesse.

FUNZIONI COGNITIVE DI BASE

All’interno delle funzioni cognitive di base, è fondamentale menzionare i processi attentivi. L’attenzione è una capacità che consente di focalizzare le risorse cognitive su specifici input ambientali. Robertson e Manly (1999) hanno classificato i processi attentivi in diverse categorie. Tra queste, l’attenzione sostenuta o vigilanza, che si riferisce alla capacità di direzionare volontariamente l’attenzione per un periodo esteso sugli elementi dell’ambiente. Inoltre, esiste l’attenzione selettiva, che implica la capacità di concentrarsi su determinati input, trascurando altri. Infine, l’attenzione divisa permette di indirizzare l’attenzione simultaneamente su più stimoli.

FUNZIONI COGNITIVE COMPLESSE

Le funzioni esecutive, che costituiscono le funzioni cognitive complesse, possono essere descritte come insiemi di processi cognitivi finalizzati alla pianificazione e all’organizzazione dei comportamenti e delle emozioni di un individuo, soprattutto in contesti nuovi o particolarmente impegnativi, che richiedono l’impiego di strategie adattive (Owen, 1997). Le funzioni esecutive sono cruciali in tutte quelle situazioni in cui l’individuo è chiamato a svolgere azioni mirate. Esse facilitano il riconoscimento e la memorizzazione degli stimoli rilevanti, l’elaborazione di un piano d’azione, la selezione di comportamenti adeguati per affrontare tali stimoli e, infine, il monitoraggio dei risultati (feedback) per, se necessario, apportare modifiche alle decisioni future.

Le funzioni esecutive sono quelle abilità che stanno alla base delle strategie di risoluzione dei problemi e, secondo il modello teorico di Miyake et al. (2000), possono essere categorizzate in tre principali componenti:

1

L’inibizione o controllo inibitorio, ossia la capacità di escludere o sopprimere, durante l’esecuzione di un’attività, tutte quelle variabili che potrebbero fungere da elementi di distrazione, impedendo il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

2

La memoria di lavoro, che consente di mantenere e gestire attivamente nella memoria di lavoro le informazioni nuove e pertinenti necessarie per lo svolgimento di un compito specifico.

3

La flessibilità di risposta cognitiva, ossia la competenza di adattare o riorientare le proprie azioni in risposta ai mutamenti dell’ambiente circostante, inclusi quelli derivanti dall’esecuzione stessa del compito in atto.

L’interazione delle tre funzioni esecutive definisce un’ulteriore categoria di funzioni di ordine superiore (Lunt et al., 2012):

Ragionamento

Problem solving

Pianificazione

(Kolb, B., Mohamed, A., & Gibb), R., La búsqueda de los factores que subyacen a la plasticidad cerebral en los cerebro normal y en el dañado, Revista de Trastornos de la Comunicación (2010).

Miyake, A., Friedman, N.P., Emerson, M.J., Witzki, A.H., Howerter, A., & Wager, T.D. (2000). The unity and diversity of executive functions and their contributions to complex “frontal lobe” tasks: a latent variable analysis. Cogn. Psychol. 41, 49–100.

Oweb, a.M. (1997) The Functional Organization of Working Memory Processes Within Human Lateral Frontal Cortex: ThContribution of Functional Neuroimaging

Lunt, L., Bramham, J., Morris, R. G., Bullock, P. R., Selway, R. P., Xenitidis, K., & David, A. S. (2012). Prefrontal cortex dysfunction and ‘Jumping to Conclusions’: bias or deficit?. Journal of neuropsychology, 6(1), 65–78.

alleniamo le seguenti abilità cognitive

memoria a
breve termine

Meccanismo di memoria che ci permette di trattenere nella mente una quantità limitata di informazioni (7 ± 2 elementi) durante un breve periodo di tempo stimato in diversi secondi. Un danno in questa abilità cognitiva può ostacolare l'acquisizione di nuovi ricordi.

memoria di
lavoro

Insieme di processi che ci permettono l'immagazzinamento e l'uso temporale delle informazioni per realizzare attività cognitive complesse come la comprensione del linguaggio, la lettura, le abilità matematiche, l'apprendimento e il ragionamento

percezione
dello spazio

Capacità che possiede l'essere umano di essere cosciente della sua relazione con l'ambiente nello spazio che lo circonda (sensibilità esterocettiva) e con se stesso (sensibilità enterocettiva).La percezione spaziale ci permette di comprendere la disposizione dell'ambiente che ci circonda e il nostro rapporto con esso.

riconoscimento

Capacità di identificare gli stimoli che abbiamo percepito anteriormente e riconoscere gli elementi nuovi (situazioni, oggetti, figure, ecc...). Quest'abilità ci permette di recuperare le informazioni immagazzinate nella memoria e confrontarle con le informazioni che ci si presentano davanti.

coordinazine
motoria

Abilità che ci permette di realizzare attività nelle quali utilizziamo simultaneamente occhi e mani. Capacità di integrare contemporaneamente le informazioni che arrivano ai nostri occhi (percezione visiva dello spazio) per guidare il movimento delle nostre mani.

inibizione

Capacità di inibire o controllare le risposte impulsive (o automatiche), e generare risposte mediate dall'attenzione e il ragionamento. Quest'abilità mette freno al comportamento e arresta le reazioni automatiche inappropriate, sostituendole con risposte ragionate e più adatte alla situazione.

memoria a breve
termine fonologica

Componente della memoria sensoriale che si occupa di elaborare degli stimoli sonori che riceviamo dall'ambiente e di trattenere le informazioni fonologiche durante un breve periodo di tempo .

memoria non
verbale

Capacità di decodificare, immagazzinare e recuperare ricordi il cui contenuto no siano parole, per esempio; volti, figure ed immagini, melodie, suoni e rumori, simboli scritti, ecc...

scansione
visiva

Capacità di cercare attivamente le informazioni rilevanti nell'ambiente che ci circonda, in modo rapido ed efficiente. Questa funzione della percezione visiva è diretta dall'attenzione e ci permette di rilevare e riconoscere stimoli visivi.

velocità di
elaborazione

Velocità con cui una persona capta e reagisce alle informazioni ricevute, che sia per mezzo visivo (lettere e numeri), uditivo (linguaggio) o movimento. Tempo che si impiega dal momento in cui si riceve lo stimolo a quando si emette una risposta.

tempo di
reazione

Capacità di rilevare, elaborare e rispondere ad uno stimolo. Quest'abilità si identifica nell'avere buoni riflessi, poiché si riferisce al tempo che passa dal momento in cui percepiamo qualcosa fino a quando non diamo una risposta di conseguenza.

Visione periferica

Esiste un ampio set di punti del campo visivo che non sono centrali e vengono inclusi nella nozione di visione periferica. La visione “periferica lontana” comprende le aree agli estremi del campo visivo, la visione “medio-periferica” quelle nelle porzioni intermedie e la visione “periferica vicina”, a volte chiamata visione “para-centrale”, quelle delle zone subito adiacenti al centro dello sguardo.

memoria visiva
a breve termine

Capacità di trattenere una piccola quantità di informazioni visive (lettere o parole scritte, informazioni verbali, simboli o figure, colori...)

memoria
contesualizzata

Capacità di memorizzare e discriminare la fonte reale di una specifica memoria. Questo tipo di memoria ci permette di ricordare i diversi aspetti che hanno accompagnato l'apprendimento di un evento (organizzazione temporanea delle sequenze, fonte delle informazioni, ecc....).

stima

Elaborazione mentale che ci consente di prevedere o generare una risposta quando non abbiamo la soluzione disponibile. Questa capacità ci permette di prevedere la disposizione futura di un oggetto in funzione della sua velocità e della distanza attuale.

pianificazione

Capacità di anticipare mentalmente la maniera corretta di eseguire un'attività o di raggiungere un obbiettivo. Processo mentale che ci permette di selezionare le azioni necessarie per raggiungere una meta, decidere l'ordine appropriato, assegnare a ciascun'attività le risorse cognitive necessarie e stabilire il piano d'azione adatto.

focalizzazione

Capacità che possiede il nostro cervello di focalizzare la nostra attenzione su uno stimolo obbiettivo, indipendentemente dalla durata di tale fissazione. Questo tipo di attenzione è quella che ci permette di rilevare rapidamente uno stimolo rilevante.

attualizzazione

Capacità di controllare la nostra condotta e assicurarci che compia il piano d'azione prestabilito. Nel caso in cui si verificassero deviazioni, errori o si producesse un cambio di circostanza, il monitoraggio ci premetterebbe di prendere coscienza e di correggere la nostra condotta.

denominazione

Capacità di far riferimento ad un oggetto, persona, luogo, concetto o entità chiamandolo per il proprio nome. L'abilità di trovare nel nostro "magazzino lessicale" la parola concreta che stiamo cercando e riprodurla.

percezione
visiva

Capacità di interpretare correttamente le informazioni che percepiscono i nostri occhi (fotorecezione, trasmissione e trattamento di base, elaborazione e percezione delle informazioni).

percezione
uditiva

Capacità di ricevere ed interpretare le informazione che giungono alle nostre orecchie attraverso le onde di frequenza udibili trasmesse per via aerea o da altri mezzi (ricezione di informazioni, trasmissione di informazioni, sviluppo di informazioni).

flessibilità cognitiva

Capacità che possiede il nostro cervello di adattare la nostra condotta e il nostro pensiero a situazioni nuove, mutevoli o inaspettate. Abilità di rendersi conto che ciò che stiamo facendo non funziona, o ha smesso di funzionare, riadattare il nostro comportamento, pensiero o opinioni per adeguarci all'ambiente e alle nuove situazioni.

attenzione
divisa

Capacità del nostro cervello di assistere contemporaneamente a differenti stimoli o attività, in modo da poter rispondere alle molteplici domande dell'ambiente circostante. L'attenzione divisa è un tipo di attenzione simultanea che ci permette di elaborare differenti fonti di informazioni ed eseguire con esito uno o più attività allo stesso tempo.

intelligenza emotiva

L'intelligenza emotiva è un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni.

LAVORIAMO CON QUESTE TECNOLOGIE

robotica

software di training cognitivo

realtà virtuale

neurofeedback

biofeedback

COME LAVORIAMO

il percorso di allenamento

1

Definizione degli obiettivi, creazione delle griglie specifiche di monitoraggio/controllo e progettazione personalizzata insieme al cliente del percorso di allenamento cognitivo

2

Test inziale di valutazione cognitiva digitalizzato – Valutazione Cognitiva Generale (CAB)*

3

Creazione della SCHEDA DI ALLENAMENTO COGNITIVO personalizzata, con schedulazione delle esercitazioni da svolgere in aula con il formatore e a casa in autonomia

4

Monitoraggio statistico periodico e analisi dei risultati con supervisione

5

Test finale di valutazione cognitiva digitalizzato – Valutazione Cognitiva Generale (CAB)*

*Il test studia il funzionamento cerebrale e realizza uno screening cognitivo completo. Valuta in modo preciso una vasta gamma di abilità e rileva il benessere cognitivo (alto-medio-basso). Identifica debolezze e punti di forza nelle aree di memoria, attenzione-concentrazione, funzioni esecutive, pianificazione e coordinazione. Durata: 30-40 minuti. Scarica l’analisi di affidabilità della valutazione (Researchers Assessment Battery).